Le storie di Scuolamagia

Passaggi

Oggi dalle mie parti giocava una “nazionale” di ragazzi carnici. In campo c’era anche Dado, ex alunno e promettente ala sinistra, che mi ha avvertito con un messaggino. Sugli spalti ho ascoltato due piccoletti (10, 11 anni…) seduti alla mia sinistra parlare di pallone come due grandi parlerebbero di uno stipendio, come due anziani di una pensione. Lo spilungone: “e nel tiro, come sei?”. Quello minuscolo, gli occhi sepolti da una zazzera infinita: “…nsomma, malino. Ma tanto io non tiro mai, a me piacciono i passaggi.”

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Le storie di Scuolamagia, Res cogitans

Marco Lodoli

Circa ogni 3 mesi Marco Lodoli – prof. e ottimo scrittore – si sveglia e scrive su "Repubblica" che i suoi studenti (e tutti quelli italiani) sono dei deficienti. La faccenda in realtà è molto più complessa e lui, chiaramente, argomenta. Da un paio di articoli a questa parte, però, nella pozzanghera si comincia a pensare che sulla sua cattedra così amara starebbe meglio un insegnante precario un po’ meno disilluso e magari privo di un contratto con Einaudi.

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Soletta, Stream of consciousness

Andrea Pazienza

Ho visitato per la prima volta una mostra dedicata al mio artista preferito. Sarà la fantasia sconfinata e provocatoria. Sarà il coraggio. Saranno i colori. Sarà l’assoluta coerenza tra quello che pensava e quello che disegnava. Tra la sua vita e la sua arte. Sarà che disegnava le copertine dei dischi ai miei cantanti preferiti ed era amico di tanti (scrittori, fumettisti…) che mi piacciono. Sarà che mi ha insegnato a non buttar via un pennarello blu consumato (perfetto per le sfumature ghiaccio delle nuvole…). Sarà quel che sarà. Lo conosco da più di dieci anni ma continua a parlarmi da vicino.

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Le storie di Scuolamagia, Stream of consciousness

Il futurista che c’è in me

Mi sbarazzo di articoli, preposizioni e congiunzioni per raccontare la gita di ieri a Topolò, comune di Grimacco, provincia di Udine, regione FVG, Italia, Europa, Mondo. Topolò in culo al mondo, Topolò il centro del mondo. Scuolabus Crostata Curve Telefonini Disco Pallidosole Moreno Artisti Confine Veneziaslava 2125 Installazioni Fotografie Elcielonotienefrontera Panino Zezelij Pazienza Topolosauro Biblioteca Vecchi Francobolli Aeroporto Alberoparlante Bambinofobia Gocce Pioggia Lacrimucce Cividale Gelato Sputi Pradamano Mariasole Bigbabol Risate Ritorno Biblioteca Quattroformaggi Buoncompleanno Neve (!!!). Neve? Il 16 aprile???

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Le storie di Scuolamagia

I guerrieri della nocca

Piove sulla ricreazione e tra i ragazzi spopola un nuovo gioco. Credo sia stato importato dal mondo delle Superiori ed è l’unico che fino ad ora è riuscito a coinvolgerli tutti. Ma proprio tutti. Si prende una moneta, la si fa poggiare sul margine reggendola con uno degli indici. Con l’altro la si colpisce facendola roteare su se stessa. Al secondo concorrente spetta il compito (più difficile) di colpirla nuovamente mentre gira come una trottola al fine di prolungarne il movimento. Così di seguito, il terzo, il quarto, finché qualcuno sbaglia e la moneta torna a giacere immobile sul tavolo. Tutto qui? No, c’è la punizione. Il giocatore maldestro appoggia le nocche della mano sulla superficie di legno, chiude gli occhi e aspetta che la stessa moneta lo colpisca con forza, spinta dal pizzicotto di un sadico avversario. Uno a questo punto si aspetterebbe un “non gioco più”, una qualche forma di protesta. Invece. Invece, da due giorni ragazze e ragazzi si mostrano le mani, contando fieramente le crosticine, le pelli sbucciate, le nocche ferite. Io ne ho tre, tu ne hai solo una. Sì, ma è da ieri che sanguina.

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Le storie di Scuolamagia, Res cogitans

Furore

“Sono qui per combinazione…”. Parola di Furore, eroe della Resistenza in Carnia. Scampato agli infiniti tranelli della guerra. Scampato alla morte, con il fuoco delle armi. Ma nella misura minore possibile, il prezzo per salvare la pellaccia, poi basta… ché altrimenti tutto quell’odio sarebbe cresciuto ancora. Poi, con l’umiltà degli EROI quelli veri, ha chiesto scusa e ha salutato i cuccioli d’uomo che alcuni proff. avevano condotto al suo cospetto. L’aspettavano alla ASL per qualche faccenda da uomo libero e normale. Libertà e Normalità che io possiedo grazie a Lui.

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Le storie di Scuolamagia

Tutto è iniziato con una poesia di Erri De Luca. "Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che. Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esita un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto." Durante le vacanze ho invitato i miei alunni a FARE ALTRETTANTO. Non sono ancora così “rivoluzionario” da non darne proprio, compiti delle vacanze. Ma questi mi sembravano diversi. E loro hanno FATTO ALTRETTANTO. Verso nella pozzanghera alcune piccole grandi perle. CONSIDERO VALORE IL DOLORE DELLE PERSONE. CONSIDERO VALORE SAPERE TUTTE LE CAPITALI CHE CI SONO NEL MONDO E ANCHE LE LINGUE. CONSIDERO VALORE TUTTI I CAPELLI CHE DISINT HA IN TESTA, TANTI, TANTI, TANTI!! 😉 CONSIDERO VALORE ME.(Grè)***** CONSIDERO VALORE OGNI TIPO DI LAVORO, DAL CARABINIERE ALL’AVVOCATO, DAL CAMIONISTA AL POLITICO; OGNI TIPO DI VITA, DAL BARBONE AL NOBILE.(Mattia)***** CONSIDERO VALORE LA DONNA E LA NUOVA VITA CHE NASCERÀ. CONSIDERO VALORE UN BICCHIERE SEMPRE MEZZO PIENO D’ACQUA, LA STANCHEZZA DOPO LA FATICA E LA VITTORIA DOPO LA STANCHEZZA.(Giù) ***** VALORE È IL FIDANZATO, È UNO SGUARDO SEGRETO. VALORE È RACCONTARE E SCRIVERE STORIE. VALORE È SALUTARSI E VALORE È FARE SILENZIO QUANDO NON SI HA NIENTE DA DIRE.(Ale) ***** CONSIDERO VALORE LO ZAINO DEL VIAGGIATORE, PULIRE LE SCARPE DA CALCIO, METTERE IN ORDINE, LAVARE I PIATTI, FARE I LETTI E PREPARARE LA TAVOLA. CONSIDERO VALORE LA VOLONTÀ, LA PRECISIONE, NON ESSERE UN CURIOSONE SUGLI AFFARI ALTRUI(Tommy)

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Res cogitans, Tutte queste cose passare

L’ultimo vecchio

Considerando che le cose che dice (diceva…) questo Papa – alcune opportune e profonde, altre orribili – in ogni modo non spostano di un millimetro le traiettorie delle nostre vite occidentali, il clima di queste ore o è il frutto di un’enorme ipocrisia oppure… Oppure – meglio – è il nostro sguardo che si posa sulla vita di un vecchio che se ne va. Un tema rimosso (da anni era proprio Lui l’unico vecchio che compariva in TV…), perché la saggezza non risiede più nelle rughe di una fronte, sotto una chioma imbiancata. Così c’è un vecchio che muore, come ogni vecchio che muore. Ahimè, potrebbe essere l’ultimo.

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