Le storie di Scuolamagia

Torquemada

L’alunno, corretto nel relazionarsi con i coetanei, assume atteggiamenti che ostacolano l’operare degli insegnanti e il lavoro dell’intera classe. Al di là dei problemi riscontrati nelle singole discipline, pare indispensabile che l’alunna – nella terza ed ultima fase dell’anno scolastico – recuperi la grinta necessaria per preparare al meglio gli esami di licenza e per tentare ancora una volta la strada della socializzazione. È proseguita nel corso del trimestre la deriva dell’alunno verso atteggiamenti di contrapposizione, quasi compiaciuta, all’istituzione scolastica e alle sue attività didattiche. È atteso, in quest’ultima fase, un sussulto di responsabilità che permetta alle sue potenzialità di emergere compiutamente. Dotato di ottime potenzialità che potrebbero garantirgli un profitto eccellente in ogni disciplina, l’alunno è stato nel corso del trimestre particolarmente avaro nel dosare il suo impegno ed ha nel contempo ecceduto nel prodursi in atteggiamenti infantili e non conformi alle regole concordate. Tali atteggiamenti, uniti alla scarsa considerazione per i propri mezzi e alle frequenti distrazioni, non hanno permesso un sereno svolgersi del lavoro didattico e il necessario recupero delle lacune presenti nelle varie discipline. Si auspica un deciso cambio di rotta in vista dell’ultima fase dell’anno scolastico. Encomiabile per l’impegno domestico e per le attività svolte qualora spinto da forti motivazioni personali, l’alunno non si è saputo proporre in altrettanto virtuosi comportamenti nell’ambito dei rapporti sociali all’interno della scuola, ignorando spesso le regole convenute e interpretando talora il rapporto tra insegnanti e studenti in chiave di reciproco e irrisolvibile conflitto. L’alunno ha saputo talora emanciparsi dai comportamenti di ermetica chiusura che hanno opposto la classe agli insegnanti, creando salutari spiragli di dialogo.

 

 

 

Ho terminato ancora una volta – esausto – il terribile mestiere del coordinatore di classe. Mi sono spremuto, ho pensato a quelle facce e a quelle parole che si muovono ogni giorno davanti ai miei occhi, ignare di tanto sforzo giudicante e classificatorio. Anche questa volta le rinnego tutte, quelle frasi, e spero che domani passi in fretta.

 

 

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