Le storie di Scuolamagia

GRAZIE!

Cari Giò, Raf, Corrado e Noemì,

ieri sera è stato meraviglioso guardarvi. Siete stati strepitosi, impeccabili, perfetti. In scena tutto è filato liscio, nemmeno una battuta sbagliata, neanche un movimento fuori posto. Volevo dirvi grazie per averci creduto insieme a me, a questo folle progetto. Per aver pensato insieme a me che si potesse raccontare un’alluvione (quella che nel 1966 ha sconvolto il paese dove abitate) facendo atterrare e risuonare su un palcoscenico l’acciaio di 20 coltelli, e che si potesse raccontare un terremoto (quello che nel 1976 ha raso al suolo il paese dove abito io) calpestando al buio delle semplici scatole di cartone. Grazie per essere entrati nelle vostre parti, per aver pensato ad ogni minuscolo dettaglio. Grazie per non avere litigato mai, per esservi aiutati sempre, per non aver ceduto alla minima reciproca gelosia. Grazie per esservi emozionati, e per avermelo detto. Grazie perché quando non si erano ancora spente le luci dello spettacolo di Natale mi stavate già chiedendo di cosa parlerà quello di giugno, che per voi sarà pure l’ultimo.

Grazie.   

Standard