Cineserie, Soletta

RINASCIMENTO MADE IN CHINA

Spiazzano sempre, le storie dal secolo cinese. Quelle che racconta Piumetta. Quelle di cui scrive l’inviato del “Corriere” Fabio Cavalera nel suo Il manager dei bagni pubblici. Un libro che ripercorre l’esistenza di alcuni personaggi esemplari di quel paese: il monaco, l’imprenditore, l’artista, la studentessa, l’ambientalista (???), il pulitore dei cessi più grandi del pianeta… appunto. Quello che mi ha colpito di più è stato il filosofo, perché ha saputo tirare le somme per tutti gli altri. Ognuna di quelle vite è stata segnata dalle Rivoluzioni della Storia, ognuna di quelle vite porta sulla pelle i segni di quelle Rivoluzioni. Passaggi brutali e sconvolgenti. Dal carcere duro all’attico accessoriato (ma anche da un’esistenza pacifica e  serena al carcere…). Dalla miseria più nera alla Ferrari più rossa. Dal nido scavato nella terra inospitale per sopravvivere al Nido dello stadio olimpico che sembra preso da una Città Invisibile di Calvino. Verrà un giorno, dice il filosofo, che i cinesi “si stancheranno di adorare la liturgia della Rivoluzione” e “scopriranno la bellezza e l’incanto di altre parole”. Lo propone ai suoi fratelli e senza il timore di essere deriso: lo facciamo noi un nuovo RINASCIMENTO?  

 

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