Soletta

Il perdono

È un tempo di buoni libri, spesso scelti in modo decisamente casuale. Il gioco dell’impiccato di Imma Turbau (anzi: imma turbau, come da copertina) l’ho appena iniziato ma già mi sento a mio agio, con la matita sottolineatrice all’opera.

 

«Per questo non ho ancora detto a nessuno, a nessuno dei miei amici, che sei morto, e che mi fa male tutto. Non so chiedere conforto. Credo che le cose belle capitino senza chiederle: accadono e basta, come le fusa di un gatto, o il perdono.»

 

Poi però capita di pensare già ai libri che verranno, che non si possiedono ancora e per i quali si nutrono grandi aspettative.

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