Soletta, Stream of consciousness, Tutte queste cose passare

Vivere come persone morte

Alcuni – la percentuale è bassissima – ce la fanno e arrivano.

Hanno attraversato il deserto.

C’hanno messo 5 anni.

Hanno fatto 2 figli durante il tragitto.

Hanno scavalcato reticolati alti 6 metri.

(Hanno visto brandelli di carne umana pendere dal filo spinato)

Hanno attraversato il mare in tempesta.

(Hanno visto quelli inghiottiti dal mare in tempesta)

(Hanno visto anche quelli che a un certo punto, sulla barca al centro del Mediterraneo, si sono alzati, hanno detto “Io torno da mia madre” e sono scesi!!!!!!)

Hanno visto quelli riversi sulla sabbia infuocata, hanno frugato nelle loro tasche in cerca di un nome e di un indirizzo di posta elettronica cui spedire un giorno una triste certezza.

Hanno visto carceri inumane, hanno mangiato e bevuto gli scarichi del proprio corpo.

Hanno capito la differenza tra avere e non avere 25 centesimi di euro al momento di corrompere un carceriere.

Alcuni ce la fanno. Alcuni arrivano. Dicono di sé, però:

«VIVIAMO COME PERSONE MORTE».

 

Pochi libri mi hanno sconvolto così tanto.

Cos’è la mia tristezza davanti a tutto questo.

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