Soletta, Stream of consciousness

L’importante è partecipare

4 mesi 3 settimane 2 giorni, che film. Che film. Che film. Mai “sospeso così a lungo la mia incredulità”, mai creduto di poter pensare – col cuore e con lo stomaco: cazzo, rispondete a quel telefono!!! (Dall’altra parte del cavo poteva esserci una delle protagoniste in gravi difficoltà). Mai fatto così tante congetture sugli esiti possibili, le sfighe e i contrattempi che sarebbero potuti capitare. Fa che no… Fa che no… Fa che no… Mai “partecipato” così tanto, insomma. E sofferto, anche, certo. Perché la pellicola non fa sconti, davvero. Se cerchi dolcezza e tenerezza ti conviene provare altrove. Oppure le porti tu, incrociando le dita, partecipando, appunto, soffiando sulla trama, stando in pensiero per chi è rimasto solo, facendo compagnia a chi cammina da solo nella notte nera.

 

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Res cogitans, Soletta, Tutte queste cose passare

Spingendo la notte più in là

Il libro di Mario Calabresi è bellissimo. La sua tesi sta tutta nella sensazione provata acquistandolo, sfogliandone le prime pagine. Quella sensazione strana, imbarazzante, di “trasgressione”, quasi uno scarto improvviso da una consuetudine consolidata e da certi sedimentatissimi cliché. Mi ha fatto sentire libero, e ha complicato ulteriormente la matassa più intricata ci sia in questo paese.

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