Imago, Stream of consciousness

Scaldare il mondo essendo sole

Maggie

Notate che grazia il naso coccinelloso del sole-amaca. Ammirate il colore steso ad uncinetto, fili arancioni intrecciati con la tecnica del macramè. Vogliate cogliere la dotta storica citazione: i Ronfi che popolavano il “Corriere dei Piccoli”. E gli occhi del Lupo strafatto? E la casetta? Potremmo forse definirla, utilizzando il termine di un’importante pittrice, una “casa ubriaca”?

“Scaldare il mondo essendo sole”. Non può essere che questo il titolo dell’opera, tanto più che l’autrice è Lei.

“Belle le domeniche di cicale” è il verso più bello e poetico di questa mia estate che finisce.

Sono belle anche certe mattinate di matite, però.

E le mani che piegano i vestiti, anche.

E gli sguardi che proteggono.

E le anime quiete come cose al loro posto, così tanto che si addormenta anche la gatta.  

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Soletta

A volte ritornano

«Lo sai cosa succede quando ferisci le persone?» disse Ammu. «Quando le ferisci, cominciano a volerti meno bene. Ecco cosa fanno le parole sbadate. Fanno sì che gli altri ti vogliano un po’ meno bene».

Una fredda farfalla notturna con ciuffi dorsali inusitatamente fitti atterrò leggera sul cuore di Rahel. Dove le sue zampette ghiacciate la toccarono le venne la pelledoca. Sei pelledoche sul suo cuore sbadato.

La sua Ammu le voleva un po’ meno bene.

 

Arundhaty Roy, Il dio delle piccole cose

 

Scopro dalla bella trasmissione radiofonica Perle d’Oriente, per mano della caterpilleriana Sabrina Provenzani, che la mia scrittrice straniera preferita sta per tornare, dopo anni di attivismo politico, alla letteratura e alle Storie. Mi siedo qui in riva al fiume – è il Narmada – e aspetto con ansia.

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