Dall’alunno M., ormai diciottenne, è sempre stato bello imparare. Un ragazzo d’altri tempi, austero, armato di saldissimi principi. Tra noi ci sono sempre stati incontri e scontri, incomprensioni ed equivoci. Salvo rincontrarsi sempre in certi luoghi familiari e fidati: la comune passione per il ciclismo (memorabili le nostre sfide mnemoniche), quella per la politica (o qualcosa del genere…), l’eterna dialettica tra il suo conservatorismo (mai banale e qualunquista, però…) e il mio progressismo. E mi ripeto, sono state tante le lezioni che mi ha impartito, ovviamente senza accorgersene. Come quella di ieri pomeriggio in una Bibliotecamagia immersa nell’aria più limpida io abbia mai visto. Stavo chiedendo a Scarpette gialle della nuova scuola, il liceo scientifico, e della nuova vita alle superiori. M., silenzioso e discreto, consultava il computer.
Scarpette: «Sai, non sono l’unica della classe ad avere un blog, anche due mie nuove compagne…»
Io: «Benissimo, allora te le linki all’istante!»
Lui, M., severo e categorico col suo ex insegnante di italiano:
«TE LE LINKI ALL’ISTANTE??? Ma come censura parli???»
Ops.
non comincerai mica nache tu a parlare tutto strano??? mah il mondo sta veramente cambiando!!!! basta vedere che x dire Ti Voglio Bene a una persona basta un breve e insignificante TVB!!!
Eccezionale l’alunno M., per quanto abbia fatto uso della deprecabile ***. Mi sarebbe piaciuto vedere come hai sgranato gli occhi.
Gaia
ti ha pizzicato in fuorigioco
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