Res cogitans, Tutte queste cose passare

L’Eluana

Eluana avrà per sempre quei vent’anni sfortunati: ridenti e fuggiti. Sarà sempre e soltanto, per l’infinita schiera di chi ormai la conosce, quella di due o tre fotografie sui giornali o in tv, sempre le stesse, alle spalle del conduttore elegante e composto. Ma Eluana ormai ha qualche annetto più di me, condizione tuttavia inverificabile attraverso scatti e pose, inquadrature e sorrisi patinati. E già di questo si potrebbe a lungo parlare. Se fosse davvero possibile guardarla – guardarlo oggi, quel corpo – penseremmo tutti quello che stiamo pensando a proposito del mediaticissimo “caso Englaro”? Ovviamente no, penseremmo tutti la stessa cosa e qui va eretta una statua a quel padre maestoso, che sua figlia la chiama con l’articolo davanti, da prima che a mettercelo arrivasse l’opinione pubblica. Basterebbe una fotografia datata 2007, un’unica immagine, l’asso nella manica, e la battaglia cocciuta del signor Beppino guadagnerebbe una marea di consensi. Ce la meriteremmo, quella foto, noi che non riusciamo a guardare oltre quel sorriso di ventenne. Noi che non capiamo un cazzo, figurarsi il dolore. A lui però questa cosa non è mai passata per la mente, secondo me. Di proteggere non ci si stanca mai.

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