Le storie di Scuolamagia, Res cogitans

Il Circolo del Popolo… (atto secondo)

Che vi credevate, care iscritte e cari iscritti che mi avete aiutato a ordinare i libri, che il Circolo del Popolo della Lettura nascesse e si dissolvesse in un batter di ciglia? No no no. Seconda seduta, subito. Ecco l’o.d.g.

C’è una domanda a cui rispondere. Difficile, ostica, spigolosa. Chi l’ha formulata? L’ha formulata Sole.  

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Sole è una bambina. Ha tre anni, una passione per le pozzanghere e nel letto una scimmia di pezza che si chiama Gina. Un giorno ha guardato il fratellino appena venuto al mondo e ha deciso che chiamarlo bimbo non bastava: quello era un Niño Niño (pron.: nigno nigno). Ha e fa tante altre cose, Sole, ma non è questo il punto. Sole ha una mamma che è stata maga a Scuolamagia. Che magie ha fatto? Ha deciso che quella era Scuolamagia e così l’ha battezzata. Vi basta? Veniamo alla domanda. Mi raccomando, metteteci lo stesso impegno che c’avete messo con i libri. Vi lascio anche più tempo. Basta tergiversare, tenetevi forte:

«DOVE SI COMPRANO I SOLDI?»

Ve l’avevo detto che era difficile. Comincio io, nei commenti.

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3 thoughts on “Il Circolo del Popolo… (atto secondo)

  1. I SOLDI, come si capisce anche dal nome, si comprano dai SOLDATI. Però dai soldati è sempre meglio stare alla larga. E quindi anche dai soldi. Anche perchè bisogna ricordarsi che i soldi non danno la fragilità. Ed è importantissimo essere fragili, quando si è piccini ma anche quando si diventa grandi.

    Se qualcuno un soldo ce l’ha già, anche senza comprarlo, faccia in modo di perderlo, ma tutto intero, perchè se gli capita di perdere solo la “d” va a finire che resta…

  2. I soldi si comprano a Soldo.

    Soldo è un paesino che sta nel bel mezzo delle montagne Solide, chè quelle liquide si son perse da tempo.

    Le montagne Solide stanno sul pianeta Soles, che è tutto d’oro ( da qui il nome del nostro sole che è giallo, (e di Sole che è preziosa più dell’oro)).

    Gli abitanti di Soldo si chiamano Soldini, da non confondere con i Soldatini di Clio (rido).

    Se capita di trovarsi, per puro caso, a Soldo, la prima cosa da fare è disfarsiimmediatamentedituttiisoldicheaveteintasca, chè i Soldini mica son contenti se, per sbaglio, ti casca dalla tasca un soldo e dici: “toh! M’è caduto un soldo”o peggio ancora “un soldino”. Insomma si sentono tirati in ballo e non la smettono più di far domande e rime e canzoni sui soldini e sui tasconi (…).

    Lì, a Soldo, si possono comprare i soldi, che altro non sono che i sogno-racconto dei Soldini.

    E come facciamo a comprare i soldi se non abbiam soldi per comprarli, direte voi…

    Si può.

    Basta cominciare a scrivere un sogno-racconto e subito un Soldino verrà nei vostri pensieri e scriverà insieme a voi, così come sta accadendo a me in questo momento.

    Così, ora voi avete un racconto di un soldino, un soldo per l’appunto, senza aver pagato un soldo.

    Che poi …voi non sapete.. che Soldo, un tempo, si chiamava Soledo… ma questa è un’altra storia. (sorrido).

    Sì, ok, sono andata fuori tema ma non è colpa mia. E’ l’abitante di Soldo che mi ha preso la mano.

    Tanti soldi a tutti 😉

  3. utente anonimo says:

    Sole, Sole, ogni tanto fa certe domande che sono “troppo in là” anche per noi grandi…spiegare che i soldi non si comprano…no, ma inventare un’altra storia fantastica, anzi altre dieci cento così come avete iniziato, beh, fanno bene e sono quelle che danno la risposta più esaudiente.

    mi ha sempre affascinato la pentola piena di monete laddove iniziano (o finiscono?) gli arcobaleni…mi piace l’idea di una fabbrica piena di folletti che disegnano con matitre colorate ogni sigola banconota, se le guardiamo bene si vede che nn sono proprio uguali uguali…resta sempre però la domanda: e come fanno ad uscire dalla fabbrica? come facciamo noi ad averli, questi soldini?..beh, cuore mio che sei Sole, stavolta zia sorride e continua a pensare ad una risposta per te!:-)

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