Res cogitans

È Natale… post banale

La signora costretta dai tentacoli del rito ha impacchettato i biscotti fatti in casa e ha imboccato il corridoio che separa il suo appartamento dal mio. Suonato il campanello, varcata la soglia, si è imbattuta nei sorrisi delle due bambine ospiti. Una faceva e disfaceva il puzzle di Ratatouille, l’altra eseguiva brani con lo xilofono di Winnie the Pooh. Entrambe amorevolmente – seppur casualmente: potevo non essere in casa – assistite dal sottoscritto. Un piccolo allegro quadretto, insomma, ma di nient’altro c’è stato bisogno. La signora, che da mesi accudisce il marito al capezzale di una vecchiaia che umilia e tortura, si è messa a piangere, ha riaugurato quello che si deve augurare ed ha imboccato mestamente la via del ritorno.

D’accordo: abolirlo è troppo da massimalisti, ma ce lo diciamo in faccia che non esiste nulla di più crudele del Natale? Che la rossa festicciola porta gioia a chi ne ha già e incrementa i pesi di tutti i sofferenti? Suvvia, confessiamolo.

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2 thoughts on “È Natale… post banale

  1. Ce lo diciamo in faccia che abbiamo dimenticato cosa sia il Natale?

    E se la prossima volta imboccassi tu il corridoio, magari con dei biscotti ed un sorriso? Purchè sia lo spirito del Santo Natale a muovere i tuoi passi.

    Sorrido.

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