Quello che arriva con l’iPod e sotto la cuffietta c’è la furia carnica, libertaria e antimilitarista di Giorgio Ferigo.
Quello che non c’è e mi manda un messaggio: sono pieno di puntini rossi sulla faccia e sulla pancia!
Quello che è il suo compleanno, non si aspetta dai compagni auguri così caldi e si rifugia in sala insegnanti (dove raramente ci stanno gli stessi insegnanti) a piangere duro di commozione.
Quelli che costruiscono un Golem, quelli che ritagliano tombe ebraiche nel cartone.
Quello che si mette a piangere perché lo sgrido fortissimo e invece non era stato lui.
Quello che era stato lui.
Quello a cui tutti, ma proprio tutti, vogliono un gran bene.