Il 7 marzo arriva il nuovo film di Alina Marazzi. Peccato averlo già visto. Peccato ricordare già a memoria le schegge riportate sulla recensione di Concita De Gregorio, oggi su “R2”.
Ma come si fa a dimenticare certe parole?
“Ho sofferto troppo, eppure era così normale per me parlare di aborto con le compagne, l’aborto è una libera scelta eppure a me adesso sembra di non aver avuto scelta”.
Il diario di Teresa, Bari, 1975.
Non ha nemmeno senso ricordare quanto sia bello, un film che è semplicemente indispensabile.