Soletta, Stream of consciousness

Il concertone e il concertino

Primomaggio di ozio, tra letture e scritture. A sera prendo il telecomando e mi affaccio timidamente sul concertone romano. Diffidente, cauto: ogni anno va a finire che mi sento più vecchio. Sarà che la musica cambia ed evolve, e spesso non mi gira più intorno, sarà che invecchio per davvero. Sul megapalco il migliore è Caparezza, di parecchie spanne sugli altri. Ha moltissime cose da dire, lo fa con classe, ironia e lucidità. La perla musicale, a dirla tutta, la trovo però, casualmente, su un altro canale, in un altro palinsesto, in replica, mentre il concertone di CGIL CISL e UIL sta rifiatando con la pubblicità.

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