Le storie di Scuolamagia, Soletta, Stream of consciousness

Lectio Magistralis

In un giorno piovoso di fine ottobre, dopo una mattinata rigorosamente scioperante, Scuolamagia si è riaccesa all’improvviso col rischio di sembrare, agli occhi del passante viaggiatore catapultato lì da qualche altrove, l’Università di Tubinga, la Scuola di Atene, la Normale di Pisa e il Massachusset Institute of Tecnology.

Ieri pomeriggio, davanti a una trentina di ragazzi e ad un’altra ventina di paesani (mamme, papà, sorelline e fratellini), Claudio Arrigoni ha tenuto la sua lectio magistralis sullo sport per atleti con una disabilità e sul movimento paralimpico. Un viaggio tra immagini e parole, un intrecciarsi di storie che mai come ieri ho sentito essere l’epica del nostro tempo, con Oscar Pistorius novello Achille senza talloni d’intralcio.

Sazi di parole ci siamo quindi trasferiti in palestra, dove abbiamo giocato bendati a rincorrere un pallone sonoro. Giocare la cecità: che lezione! Recitarla senza recitare, mettendosi nei panni. Provare a spiccare un salto nel buio di una mascherina nera sugli occhi. Certo, c’è il materasso, ma quanto coraggio ci vuole? (Comunque, proprio pochi giorni fa avevamo appurato che i bambini carnici sanno cadere, ricordate?)

Meravigliose le immagini di un bimbo che dichiara fiero il suo grande obiettivo: diventare una star del basket in carrozzina. Prima di alzarsi, dalla carrozzina, e allontanarsi tranquillamente con le sue gambe. Quello che non può camminare, in realtà, è il fratello. Cosa c’è di meglio di condividere lo stesso sogno?

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