Res cogitans, Soletta

La colpevole innocenza di Poppy

Poppy

Parlare del film Happy-Go-Lucky costringe la Pozzanghera a scomodare la categoria (tag) “soletta”, infatti i lettori sono caldamente invitati a raggiungere al più presto la sala cinematografica più vicina. Anche la pensosa categoria pozzangheriana “res cogitans”, applicata a questa pellicola di Mike Leigh, ha però un suo perché. C’è una maestra unica davvero unica, Poppy, una specie di supereroe del buonumore, una pippicalzelunghe londinese pronta a dispensare sorrisi e leggerezza. Almeno in apparenza. Sì, perché il segreto del film è rinchiuso nei mille “però” nascosti dietro ogni scena, nelle scorze durissime di realtà che la leggerezza proprio non riesce a lenire, nei veli d’ombra che sembrano (sembrano, eh, non ne sono sicuro e questo è il bello del film…) attenuare la forza delle allegrie provate dai protagonisti. In assoluta buonafede Poppy crede di regalare felicità al mondo. E allora perché affidare allo schermo, magari per un secondo soltanto, anche gli occhi di chi si sente uno spietato carnefice?

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