Soletta, Stream of consciousness, Tutte queste cose passare

Gente che conta

Oggi “Repubblica” ha fatto 30. Ha dedicato due pagine importanti, illustrate da un bellissimo disegno di Gipi, a quello che secondo me, e non si tratta di una convinzione odierna, è il più importante giornalista italiano. Non è Giorgio Bocca, non è Ezio Mauro, non è Gian Antonio Stella. Non è uno che frequenta la Tv, non incrocia la penna con Belpietro e Feltri. Non va nemmeno da Fazio a presentare il suo libro, e molto probabilmente non andrà ospite da Saviano (anche se sarebbe bello stupirsene). Lui si occupa di tenere il conto.

«Il ragazzo che conta i clandestini odia che lo si chiami ragazzo e non usa la parola clandestini. Gabriele Del Grande ha ventotto anni, ha trascorso buona parte degli ultimi quattro in Nordafrica. Ha raccolto le storie di chi è partito per mare alla volta dell’Italia, della Spagna o della Francia e non è più tornato e di chi è finito in centri di permanenza che sono galere, fra torture e violenze di ogni tipo.» […]

Conta, Del Grande. Conta e racconta. Anche “Repubblica” conta, nel senso che “è un giornale che conta”. Sarebbe importante che potesse contare, nella sua squadra, anche sulla firma di questo coraggioso giovane. Un contratto, un bel contratto di lavoro. E farebbe 31.

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