Le storie di Scuolamagia, Res cogitans, Stream of consciousness, Tutte queste cose passare

Nei panni, almeno un po’…

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Siamo in sei. La 3ª C e il sottoscritto. L’incontro con l’esperto è finito e ci sono due ore da far passare prima che il pullman di linea ci riporti nel paese di Scuolamagia. Decido di condurre la mia truppetta lungo un percorso naturalistico arricchito da alcune istallazioni artistiche. Sono belle, anche se un po’ acciaccate dopo gli schiaffoni dell’inverno. Dal bosco ci accorgiamo che mancano un paio di chilometri al paese successivo, anch’esso sede di un analogo posto di fermata per la corriera delle 12.03. Non ha più senso tornare indietro, e continuando magari ci scappa pure un bignè offerto dal prof. nella pasticceria dovelifanbuoni.
Siamo costretti a ritrovare l’asfalto, e una carreggiata che si restringe. Zero marciapiedi e vetture che sfrecciano. Nasce naturale una fila indiana, che si allunga presto complice il sole che picchia durissimo. Ciondoliamo svogliati. I sorrisi scalano un paio di marce. Poi Cami ci gela tutti e ce ne restiamo zitti, fino alla pasta con le mandorle. (Ché i bignè eran finiti.)

«Siamo come quelli di Lampedusa…»

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