Le storie di Scuolamagia, Res cogitans, Soletta, Stream of consciousness

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Complice Buuuuu, il libro di Luigi Garlando che sto leggendo in classe con gli alunni più piccoli, a Scuolamagia stiamo studiando Mario Balotelli. Fossimo all’università, diremmo “Fenomenologia di Mario Balotelli”. Un’indagine a 360°. Un italiano che è un prisma di cui indagare le infinite facce, andando oltre.
Il romanzo narra in realtà la storia di un altro ragazzo specialissimo, diverso di una diversità tutta particolare, e di un intero quartiere che è uno spaccato dell’Italia multietnica del 2011. Balotelli – quello vero – tra i protagonisti, e in copertina, mi sembrava un tocco decisamente trash. E invece tout se tient, miracolosamente. Lo scrittore, poi, dimostra di saper creare un mondo giovanile credibile, e non solo perché nei vari capitoli i ragazzini indossano magliette Abercrombie e i calciatori sfrecciano a bordo di Bmw X6.

Balotelli, dicevamo. Balotelli, avrei detto, soltanto oggi ci fosse stata l’ora di italiano (sarebbe stata la seconda, dalle 9.00). Le cronache – non i romanzi – riferiscono che ha vinto 28.000 euro al casinò, e che ne ha donati immediatamente 1.000 ad un clochard di Manchester.
Ne vogliamo parlare?
Gran gesto?
Solo mille?
(Cosa c’entra Ruby?)
No, però, alzate la mano ché così è un pollaio.

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