Soletta, Stream of consciousness, Tutte queste cose passare

Timnit, la mia “Coppa Volpi”

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Il film di Crialese in concorso a Venezia – bello, bellissimo – contiene la storia di Timnit, migrante eritrea, e contiene Timnit stessa, attrice nella versione edulcorata del suo stesso dramma. Paradossalmente, nella realtà il viaggio della giovane donna è stato persino peggio di quello che si vede al cinema.
Il regista si è ricordato dell’articolo che meglio di tutti gli altri aveva reso pubblico quel viaggio travagliatissimo, e da lì è partita l’idea del coinvolgimento diretto di Timnit all’interno del cast, ma nessuno, almeno credo, nei giorni dell’uscita di Terraferma lo ha voluto rispolverare, quel racconto giornalistico. Gli articoli dei quotidiani a ventiquattro ore dalla loro uscita possono al massimo incartare il pesce, un pugno di caldarroste, oppure possono diventare il cappello di un muratore, anche se nessuno ha mai visto un muratore con “Repubblica” in testa. Non che mi senta di contraddirlo troppo spesso, questo luogo comune. Ma questa volta sì.
Io lo metto qui, l’articolo, e lo allego pure in un comodo formato pronto per la stampa. Da regalare a chi abbia visto il film di Crialese o intenda farlo.

Timnit

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