Come dicevamo, Andrea Satta ha trascorso un paio di giorni in Friuli, ospite della rete di scuole Sbilf. In un baretto anonimo dove ci siamo fermati per un caffè, Andrea è rimasto incantato davanti ad una carta della regione che lo ospitava, una di quelle con le montagne sporgenti, con “i rilievi in rilievo”. Mentre il suo caffè si freddava, ha percorso con il dito valli e pianure, conche e litorali. Ha accarezzato i confini, di cui mi è parso – come dargli torto – particolarmente ghiotto. Il suo mi è sembrato un atto d’amore verso la geografia. Oggi ha scritto di questo suo viaggio – quello concreto o quello col dito? cambia qualcosa? – sull’Unità.
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