Le storie di Scuolamagia, Res cogitans, Soletta, Stream of consciousness

To Be Continued 2014: anche noi listening point

TBC...2014flyer

Siamo il paese del #jobsact e della #spendingreview e domani la mia scuola, alias Scuolamagia, diventerà un #listeningpoint.

Dalle 8.00 alle 16.30 chiunque passerà per l’aula polifunzionale (no, non la chiamiamo così, siamo soliti dire “giù dai computer”, anche se ho sognato che quel luogo rimanesse impresso nelle menti come “AULA MAFALDA”, dopo aver commissionato ad alcuni alunni la realizzazione di una bimba argentina da appiccicare al legno della porta…) potrà cogliere nell’aria note provenienti da un sacco di altrove. Domani, infatti, si rinnova il piccolo grande miracolo di To Be Continued, 48 concerti incatenati l’uno all’altro, piccoli anelli di mezzora che andranno ad unire la mezzanotte del 23 marzo con quella del 24. Non ci sarà un ascolto “forzato” e in teoria nessuna lezione del lunedì si svolge solitamente in quegli spazi. Tuttavia, capita che ognuno ci passi più di una volta, per recuperare la riga da 60 cm o un barattolo di tempera blu, per stampare una cartina del Congo o per cercare il tappo di un evidenziatore volato giù dal piano superiore. Sarebbe bello che studenti e insegnanti si chiedessero anche solo se i suoni a quell’ora scendono da Mosca o risalgono dalla Nuova Zelanda, se piovono dall’Irlanda o riaffiorano dai cantoni svizzeri, oppure se lo strumento che sta sfornando note è un sitar, una balalaika o un asciugacapelli impiegato in modo strambo.

A fianco del computer ci sarà una stampa della locandina dell’iniziativa, un disegno strepitoso di Cosimo Miorelli. Ci fosse un prezzo del biglietto – ma ovviamente non c’è – la locandina da sola lo varrebbe.

Un punto di domanda: la primavera è cominciata da 3 giorni, i miei alunni vengono da una settimana in cui hanno giocato a calcio durante l’intervallo in canottiera e pantaloni corti e il meteo nella notte prevede nevicate oltre i 500 metri. Con le nuvole gonfie di neve, la banda già non molto larga di Scuolamagia si fa strettissima, un vero collo di bottiglia. Mannaggia.

(Eventualmente ci si stringerà tutti attorno al mio cell., ma non sarà la stessa cosa…)

 

Per ascoltare To Be Continued, nella giornata di lunedì 24:

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CV: Curriculum VitaLe

Sono un insegnante inadeguato davanti ai misteri (per me lo sono) della geografia fisica. Non ho mai capito perché piove, accetto da sempre come un dogma i benefici effetti della Corrente del Golfo, confonderò sempre la tundra con la taiga. Me la cavo un po’ meglio con la geografia antropica, pur rifuggendo il nozionismo capitalista (nel senso: la sai la capitale del Turkmenistan?). Nutro invece una curiosa ignoranza nei confronti della geografia economica, che mi porta a compiere esperimenti ai danni dei miei cuccioli.

Parlo quindi di crescita e sviluppo, PIGS & BRICS, terziarioavanzato e outsourcing davanti a occhi che un po’ rimpiangono gli affluenti del Po e un po’ ci si affogherebbero volentieri.

Qualche giorno fa ho deciso che tutti, dalla prima alla terza, avrebbero dovuto inviarmi il loro CV. Ho creato un bando (5 posti all’interno di un campo scuola per bambini londinesi in Carnia, 4 settimane intensive per 3000 euro, astenersi perditempo) e ho raccolto 17 buste (il quaderno, si sa, è superato) su cui qualcuno ha disegnato la ceralacca e qualcuno ha applicato davvero (!!!!) la ceralacca.

Mi sono quindi seduto alla scrivania e ho vagliato, selezionato e scelto.

Come sempre mi sono sentito surclassato in creatività, e poche sensazioni sono più appaganti di questa.

Evelyn, vai a capire se si trattasse di sbaglio suo, del programma di videoscrittura o di genio purissimo, ha scritto a fianco della sua foto, sotto la sigla CV: “Curriculum VitaLe”. Spieghiamole, se siam capaci, che un documento del genere non debba essere anche impregnato di vitalità.

Marco ha indicato, in una specifica sezione dedicata alle attività sportive, un 3° posto in una gara di “corsa coi sacchi”. Ottime credenziali.

Irene si è detta già cameriera in pizzeria, ma in una pizzeria di Boston: conoscenza dell’inglese pertanto ottima.

Micael ha millantato, paroparo, la laurea in scienze dell’educazione della madre.

Manuel ha raccontato di essere passato dal lavaggio dei piatti al cabaret all’interno dello stesso albergo, grazie a doti comiche innate.

Cristiano ha vinto le Olimpiadi di Torino, Martina ha trionfato a Wimbledon, nel 2011: i bimbi di sua Maestà la Regina apprezzeranno di sicuro.

Oleg ha redatto il suo CV a mano su un foglio a quadretti, ma Oleg è uno che “giustifica” meglio di Word.

Francesca ha in saccoccia un Master, e la passione sfrenata per il canto.

Thomas dichiara di amare la storia antica e la chitarra elettrica.

Carlotta è stata l’unica a dichiararsi patentata; nel suo passato anche un periodo da “ragazza alla pari” presso i “signori Smith”, a Londra.

Yuma ha infilato nel suo curriculum la sua (vera) passione per i cavalli, e forse non le sarà troppo d’aiuto la conoscenza dell’argentino.

Nicole ha fatto la gelataia a Riccione e la baby sitter a Reggio Emilia; in seguito ha scoperto il mondo della grafica.

Davide conosce poco l’inglese (dice proprio così: “poca conoscenza”), ma ha fatto il bagnino in quel di Bari.

Rebecca ha lavorato in un circo (mansione: “gonfiatrice di palloncini”) e rimanda al suo sito http://barbonimangiatidaunlama.com. A distanza di settimane continua a vantarsi per la sua “innata capacità di usare Paint”. Pensa se ci si fosse pure applicata, quel palloncino gonfiato.

Gabriele è l’unico ad aver contemplato l’esistenza di una moglie e di un figlio a carico, sperando che i campeggiatori britannici si mettano one hand on the heart.

Quello di Marcello più che un curriculum è una confessione: “mi piace mangiare, mi piacciono i film d’azione, ho un cane Labrador”. Dice anche, però: “Aiuto le persone che hanno bisogno in qualsiasi momento”. Non posso che confermare, il ragazzo non mente.

 

(Tocca pure raccontare – dovere di cronaca – della personcina che, svolte brillantemente le proprie consegne domestiche, ha dedicato un pensiero al suo prof., chiedendogli se avesse avuto altre esperienze d’insegnamento, al di fuori di quelle pluriennali a Scuolamagia… Incassato il no un po’ imbarazzato del suo insegnante, ha commentato, con un occhio da angioletto e uno da creatura del demonio: “ma quindi… il tuo CV sta tutto in un post-it…”)

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