Res cogitans, Tutte queste cose passare

Come si muore

Un pakistano muore sepolto dalla sua casa di fango.

Un cingalese muore travolto da un’onda che altrove impeccabili testi scolastici insegnano a prevedere.

Un iracheno muore colpito da un proiettile al fosforo.

Un soldato americano muore in un’esplosione, manca da casa perché è povero e magari sognava di fare  il maestro elementare.

Un norvegese muore ultranovantenne davanti a 7 figlie laureate, assistito da 14 infermieri.

Un cittadino israeliano muore sventrato sull’autobus che prende ogni mattina, vittima di un attentato suicida. 

Un ragazzino palestinese muore perché pensavano potesse essere un attentatore suicida, ma non era neanche vero.

Un africano muore affogato nel canale di Sicilia, la barca era scassata, il mare cattivo, la costa troppo lontana.

Un italiano muore dicendo “vi faccio vedere come muore un italiano”.

Che differenza c’è? E se non l’avesse detto la sua sarebbe stata una morte meno degna? Ma che frase è? Cosa vuol dire? Vuol dire?

Che differenza passa tra una morte e una morte?

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4 thoughts on “Come si muore

  1. questo post è bellissimo, davvero…proprio ieri discutevo coi miei amici su come sia diversa l’importanza che si da alla morte di un uomo a seconda della sua nazionalità. Ma la verità è che la vita umana ha lo stesso valore, sempre e comunque. O almeno dovrebbe.

  2. utente anonimo says:

    Hai ragione! e è anche per questo che per me l’indifferenza sarebbe la (una)risposta possibile al post… come mai si spiega che certe creature (umane) si considerino più uguali delle altre?!…

    Forse l’ignoranza sarà un buon pretesto per l’indifferenza…

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