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21 Maggio 2005

«Ti ho scritto una dozzina di lettere mentalmente ma non sono mai riuscita a renderle in forma scritta. Non per mancanza di pensieri, ma al contrario per il fatto che le impressioni lasciatemi quel pomeriggio passato con te erano troppe e troppo profonde da sovrastarmi. Ma eccomi qui a farmi forza nell’esprimere ciò che provo ben sapendo che è futile, poiché forse neppure a me stessa riesco a spiegare in modo chiaro perché ho soppresso il forte desiderio di vederti ancora una volta. Era forza di volontà da parte mia o viltà?»

 Tina Modotti, 1921

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