Le storie di Scuolamagia

Sulla casa dei sacerdoti cadranno gatti e cani

Quelli della Terza C, Yuri Agata Nicola Nicky, mi hanno fatto un regalo bellissimo. L’hanno fatto sbucare all’improvviso, oggi, nella pausa tra l’ora di storia e quella di italiano. L’hanno appoggiato sulla cattedra e poi hanno fatto play. Play è il tasto rosso di un datato giocattolone marca Chicco. Un registratore a cassetta con microfono penzolante. Un apparecchio le cui batterie funzionano e  non fuoriescono soltanto perché ad impedirlo ci pensa un bel giro di scotch. È questa schifezza, il regalo? No, il regalo sono le loro voci. Le loro voci a 7, 8 anni, nemmeno se lo ricordano con precisione. La testimonianza di certi pomeriggi impressi sul nastro di una cassetta grazie a quell’apparecchio ormai superato, ma per loro – è evidente – proprio insuperabile. Così mi sono messo ad ascoltare… Le risate, settantacinquemilioni di risate, un vero e proprio rumore di fondo. Nicky che imita Berlusconi (!!!). L’intervista ad una giacca indispettita dalla puzza dell’ascella che sta avvolgendo. Le prime confidenze con alcune parolacce,  “va a cagare” su tutte. E a farla da padrona la strepitosa fantasia di Yuri, che soltanto oggi sul quaderno scriveva COMUNCUÈ, ma che vede e riesce a farci vedere ogni giorno cose che noi umani…

(Il titolo del post credo di averlo ascoltato proprio dalla voce di Yuri all’interno di una buffissima rubrica dedicata alla metereologia…)      

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