Le storie di Scuolamagia, Res cogitans, Stream of consciousness

Cervelli in foga

Ho raccontato in classe un aneddoto che ho appreso in una conferenza. L’ho semplificato a dovere, un po’ per mediare il linguaggio degli scienziati davanti a dei cuccioli, un po’ perché dubito pur’io di aver capito proprio tutto tutto tutto per benino. Insomma, sembra che il loro – il loro = degli adolescenti – sia il miglior cervello che un essere umano ha a disposizione in vita. È a 15 anni che guidiamo, spesso privi di patente, una Ferrari, una Porsche, una Lamborghini. Piano piano, in seguito, ci adattiamo all’anonima  comodità di una Punto diesel. È la natura, baby, anche perché 90 anni sulla fuoriserie sarebbero insostenibili, decisamente fuori portata. Il conferenziere, molto più poeticamente, con me ha utilizzato la metafora dell’albero, mai così frondoso e fiorito come nell’età dei brufoli. Crescere, giocoforza, sarà una sorta di costante potatura, al cospetto di un tronco che una chioma troppo rigogliosa non la può proprio reggere.
E in classe ci sono rimasti male. Lusingati, all’inizio, abbacchiati alla fine, mentre ripetevano nell’aria il gesto definitivo della sforbiciata che sfronda.
Mannaggiamme.

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