Piccola posta, Soletta, Stream of consciousness

“Stay hungry, stay foolish”, praticamente Mauro Rostagno

Strana sensazione: un libro con tutte le carte in regola per farti piangere alla fine ti fa spesso sorridere. Il suono di una sola mano, in cui Maddalena Rostagno racconta suo padre Mauro, è un libro denso di vivaci contraddizioni. Ci sono dentro il silenzio della mafia e anche quello che lascia dietro di sè la rimozione di una storia scomoda, ma le pagine traboccano di canzoni, cantate e ballate, tutte bellissime, tutte col volume alto. Pagine che sono letteratura ma anche radiofonia, carta che viaggia su onde medie in modulazione di frequenza, libro che è anche radio, libera che più libera di così non si può.
E poi c’è la foto in copertina. Più che una foto: un miracolo. La conoscevo già e avevo pensato: quello che l’ha scattata è uno che ha capito tutto. Uno bravo. E invece: lo scatto risale ad una posa improvvisata presso una macchinetta automatica alla stazione della metropolitana. Ma non è quello il punto: i due protagonisti fanno tutto fuorché sorridere. A ridere è la foto intera, con i colori che non ha mai avuto ma che per fortuna stanno girando l’Italia, dentro e soprattutto fuori dalle librerie.
È stato bellissimo, in coda alla Feltrinelli, voltarmi e scorgere tra le mani del cliente successivo lo stesso libro tra le mani, con Maddalena e Mauro in bianco e nero e la “S” del Saggiatore. Un bel segnale.

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