Res cogitans, Tutte queste cose passare

Se ne fa un altro

 

Ci voleva proprio un grande teologo, su quel soglio. Era ora!

 

Don Ciotti, Don Gallo: due fuoriclasse! Ma come in ogni grande squadra, il merito è tutto di chi li allena e coordina così bene.

 

Basta con la lingua italiana, ha ragione lui: torniamo alla messa in latino. Lo abbiamo studiato tutti, un po’ di latino, no?

 

Mi ha stregato il suo ultimo libro, soprattutto quando spiega che nella natività quella vera non c’erano né il bue, né l’asinello. Mi è sembrato un ottimo modo per avvicinare simpaticamente a quell’evento i più piccoli.

 

Ha proprio ragione: gli omosessuali non vanno lasciati soli ma sostenuti mentre affrontano la loro malattia.

 

Sono fermamente d’accordo con la sua dura condanna dell’aborto, definito una ferita inferta alla pace tra gli uomini.

 

Ho apprezzato la sua proposta di eliminare l’esenzione dall’Imu di tutti gli edifici non adibiti al culto.

 

Mi fanno impazzire i suoi Tweet, che hanno davvero dato nuova linfa a quel social network.

 

 

Anch’io non le ho mai sentite pronunciare da nessuno quelle frasi, tranquilli.

E quasi mi spiace scrivere una cosa polemica nel giorno in cui è palese l’umanità di quel gesto: non farcela più e dire basta. Non ce l’ho con lui, oggi. È tutto questo parlarne, è tutta questa sorpresa (davanti all’addio di chi non sorprendeva mai). Sono quelli che si dicono folgorati. Non c’è quell’uomo vecchio, al centro di tutto. C’è quel suo potere. Un po’ svuotato, certo. Privo di un grande avvenire davanti, possibile. Ma trattasi comunque di uno dei più riconoscibili ruoli – nella forma, se non sempre nella sostanza – in cui si incarna il potere degli uomini sugli uomini.

Quello ci tocca, ci colpisce, ci folgora. Quel vecchio è solo un vecchio come ce ne sono tanti.

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