Mai come in questo caso ho percepito le parole come inutili.
Le riduco ai minimi termini: solo una didascalia.
Si chiama Marwan.
Ha 4 anni, è siriano.
È un profugo.
Sta arrivando in Giordania.
Non è stato abbandonato.
È soltanto rimasto indietro, prima o poi quelli davanti l’avrebbero aspettato.
Nella borsa c’è tutto ciò che possiede.