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“…e sui destini che s’incrociano un po’ male”

Giornali, Tv e blog ci ricordano che da vent’anni facciamo senza Italo Calvino. Pozzanghera, cari i miei venticinque lettori, vi propone di celebrare così il grande indimenticabile scrittore. Scendete in cantina (o salite in soffitta, dipende) e rintracciate una vecchia antologia delle Scuole Medie, edita diciamo tra il 1985 e il 2000. Dentro cercateci un racconto di Calvino il cui titolo dovrebbe essere I disegni arrabbiati. È la storia di due bambini che vincono la solitudine di un pomeriggio senza mamme o simili attraverso mirabolanti lotte grafiche su fogli di carta. Leggere e successivamente mettere in pratica concretamente queste due o tre paginette mi ha permesso, qualche anno fa, di conquistare la fiducia di un ragazzino speciale. Del racconto, però, ho perso le tracce e di antologie ne ho sfogliate  a migliaia. Ancora oggi I disegni arrabbiati eseguiti alla lavagna sono un mio cavallo di battaglia quando devo fare supplenza a qualche classe priva di prof… D’accordo? Qualora la vostra ricerca ottenesse l’esito sperato, potete: 1. ricopiare integralmente il racconto in un COMMENTO; 2. indicarmi gli estremi bibliografici del prezioso volume; 3. telefonarmi, scrivermi una mail o una lettera; 4. venire qui.

«Così ho messo tutto a posto. Sulla pagina, almeno. Dentro di me tutto resta come prima.» Italo Calvino (Il castello dei destini incrociati)

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