Le storie di Scuolamagia

Imparare l’italiano?

«Allora, sì, è un periodo complesso. Quanti predicati? Ok, 3, perfetto. Sì, il primo pezzo è fin lì, poi tracchete: sbarra, poi fino alla virgola, sbarra di nuovo, poi fino alla fine. Qual è che sta in piedi da sola, delle tre? Bravo, quella, se uno entra e ti dice così ha senso, non pensi che si sia fumato l’impossibile come se entra e ti dice soltanto l’altra: “…per vincere il torneo”. E le altre? No, le cause son nel passato, lì si vede che la cosa si realizza nel futuro, quello è un fine, quella è una finale… mi raccomando, non “proposizione scopale” che non è proprio il caso. L’altra? Sì, è una temporale, ché c’è il “mentre” che la introduce. Esplicita o implicita? Si capisce chi è il soggetto? No, hai ragione, non si capisce, quello infatti è un gerundio… Sì, come il mio cognome in friulano, certo… Sì, lo so che subito suona, per mercoledì finite le ultime due e appiccicate il foglio. Sì, certo, oggi pomeriggio facciamo altro, promesso…»

Frammenti di una lezione di grammatica in una mia classe.

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