Le storie di Scuolamagia, Res cogitans

Piero

Ancora a proposito di quella lezione sul Fascismo. Ogni volta è emozionante ricordare Piero Gobetti e la sua vita breve come di farfalla. I fatti da raccontare in un anno scolastico come “la terza” sono infiniti, e il tempo non è mai abbastanza. Rinuncio sempre volentieri allo studio di qualche guerra, però, per permettermi il lusso di presentare ai cuccioli, come fosse un amico, quell’eroe fragile col ciuffo.

«Sembra Harry Potter», dice Yuri.  

«Sembri tu», stavo per dire a Yuri.

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Le storie di Scuolamagia, Soletta, Stream of consciousness

Inutile nascondersi

Risultati immagini per giua tanto non vengo

Al termine della lezione sul Fascismo, in quei 4 o 5 minuti che precedevano il suono della campanella, l’ho voluto mettere in chiaro. Non ho usato mezze parole, non ci ho girato intorno, l’ho esplicitato perché era giusto che lo esplicitassi. Perché il mio è un ruolo delicato e loro stanno attraversando una fase delicata per antonomasia. La loro formazione è un difficilissimo esercizio di equilibri, ogni gesto educativo va opportunamente ponderato. Così, ho scelto termini comprensibili e ho cercato un’espressione limpida e serena. Ho spiegato loro pacatamente che tra pochi giorni in Italia accadrà qualcosa di molto importante, qualcosa che dividerà le persone in fazioni agguerrite tra le quali mai dovrà venir meno il rispetto. Tuttavia, nonostante sia consapevole della neutralità che il mio ruolo impone – ho continuato – sento di non poter nascondere – in nome della libertà di insegnamento e della mia coscienza – quale sarà la mia scelta di campo. Ora come non mai netta, quasi ideologica. Non ho nemmeno negato il forte desiderio di influenzare le loro menti, di guidare le loro giovani coscienze.

“Insomma, ragazzi, io a Sanremo sto con Giua…”

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