Le storie di Scuolamagia, Stream of consciousness

Li vidi intrisi di spicchi di kiwi

 

Non ricordo bene chi fosse il poeta. Credo Fortini. Ricordo il sapore severo di quelle sue parole, però. Insegnanti, vi prego di non far comporre versi ai bambini e ai ragazzi a scuola. Realizzeranno perlopiù delle schifezze, non per colpa loro, e ne saranno consapevoli. Quella sensazione si legherà in modo indissolubile alla loro concezione di poesia: una schifezza. Fortini? O forse era Raboni…

Sono stato quasi sempre fedele all’autorevole raccomandazione, con qualche eccezione. Come quella, ad esempio, delle poesie monovocaliche.

Ecco una silloge dell’ultima esperienza creativa e poetica a Scuolamagia, risalente  a qualche settimana fa. Il filo rosso che ci ha legati: la b i

 

Li vidi in bici, intimiditi, sfiniti, li vidi privi di stili.

Lì vidi i primi sprint di ciclisti primi,

vidi i visi tristi di ciclisti vinti.

(Thomas)

 

Diritti ciclisti in kilt di vimini,

i visi dipinti di spicchi grigi!

Fisici disinibiti di tipi fighi!!!

Lidi vicini, invisibili siti privi di ciclisti vidi.

(Carlotta)

 

Tinti, grigi, ricchi I mitici Kiss

li vidi in bici, sfiniti, lì in Mississipi.

Vizi, brividi, ritmi, dischi tristi:

i Kiss li vidi irrisi in viscidi irti clivi,

in fitti ripidi giri,

in primitivi tricicli.

Cibi fritti, kiwi, mirtilli, vini, spriz:

ricci tristi vidi i mitici Kiss.

(Francy)

 

Vidi i ciclisti,

tipi fighi, fisici mitici,

dissi:

“Vinci!!!”.

Giri, giri, giri, giri rigiri:

tristi ritiri, dissi:

“Spingi!!!”.

Visi grigi, distinti,

li vidi tristi, dissi:

“Ridi!!!”.

Finì…, dissi:

“Disint, whisky?”.

(Davide)

 

Vidi i fitti pini di Rimini.

I ciclisti li vidi lì.

Vidi i ciclisti figli di Gigi.

Vidi lividi tristi,

grigi litigi,

finti ritiri,

ripidi giri, tricicli dipinti,

mitici sprint, vidi.

Vissi dischi vinilici,

libri distinti, spicchi di fichi,

nidi di bimbi.

Vinsi istrici,

ghiri,

limpidi istinti,

cicli di vimini.

Vidi, vissi, vinsi.

(Cristiano)

 

Vidi i giri ripidi di ciclisti vivi,

i gridi di tipi fighi,

i ciclisti sfiniti, dissi:

“Finish!”.

I visi dipinti di kiss kiss di miss chic.

Li vidi intrisi di spicchi di kiwi,

in cin-cin di vini spritz.

(Martina)

 

Vidi Gigi, gli dissi:

“Insisti, vinci!”.

Giri infiniti in bici,

mitici ciclisti,

ritmi distinti,

fisici vinti.

Vidi il “finish”, vinsi.

Brindisi: cin-cin.

Tini di vini

vini divini,

giri finiti,

ciclisti brilli.

(Manuel)

 

Vidi i ciclisti: tipi in pink.

(Nicole)

 

I primi tricicli, spinti lì,

dipinti di grigi mitici.

(Irene)

 

Vidi i ciclisti,

fighi,

fisici invincibili!

Brividi!!!

Lì, vidi Disint,

finì i giri.

Spingi, spingi – gli dissi.

Visi sfiniti:

tristi i ciclisti.

(Rebbi)

 

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