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IRROQUIENTE

La parola è nata questo pomeriggio su un quaderno, un quaderno rosa con Trilli in copertina. L’autrice ne ignora l’etimologia e sembra dissociarsi dalla sua creatura, ne prende le distanze. In questo momento, però, con la campana che sta ricordando inesorabile le vittime del terremoto gemonese di 29 anni fa e con tutto un grovigliaccio di altri pensieri e pensierini in testa… io un po’ irroquiente mi sento.

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