CATARINA EUFÉMIA Il primo tema della riflessione greca è la giustizia Ed io penso a quell’istante in cui restasti esposta Eri incinta ma non indietreggiasti Perché la tua lezione è questa: fronteggiare E non mandasti un uomo al posto tuo E non restasti in casa a cucinare intrighi Secondo l’antichissimo metodo obliquo delle donne Né ti servisti di manovre o calunnie E non servisti solo per piangere i morti Era arrivato il tempo In cui serviva qualcuno che non indietreggiasse E la terra bevve un sangue due volte puro Perché eri la donna e non soltanto la femmina Eri l’innocenza frontale che non indietreggia Antigone posò la mano sulla tua spalla nell’istante in cui moristi E la ricerca della giustzia continua (Sophia de Mello Breyner Andresen) p.s. quelle mani… ciao, s. 10 maggio 2006 at 23:40 Rispondi
CATARINA EUFÉMIA
Il primo tema della riflessione greca è la giustizia
Ed io penso a quell’istante in cui restasti esposta
Eri incinta ma non indietreggiasti
Perché la tua lezione è questa: fronteggiare
E non mandasti un uomo al posto tuo
E non restasti in casa a cucinare intrighi
Secondo l’antichissimo metodo obliquo delle donne
Né ti servisti di manovre o calunnie
E non servisti solo per piangere i morti
Era arrivato il tempo
In cui serviva qualcuno che non indietreggiasse
E la terra bevve un sangue due volte puro
Perché eri la donna e non soltanto la femmina
Eri l’innocenza frontale che non indietreggia
Antigone posò la mano sulla tua spalla nell’istante in cui moristi
E la ricerca della giustzia continua
(Sophia de Mello Breyner Andresen)
p.s. quelle mani… ciao, s.