Senza categoria

La corriera

Mi capita talvolta di accompagnare i cuccioli da qualche parte e di salire su una corriera di linea per il ritorno. Succede che sia quella che raggiunge il paese di Scuolamagia alle 14.10. Ci salgo e so di incontrare un bel po’ di occhi. Un bel po’? Troppi, decisamente. Sono gli ex cuccioli, quelli che mi hanno ascoltato (sopportato) per tre anni e mille avventure. Ora frequentano le scuole superiori. Cresciuti, irriconoscibili. Voci cavernose, barbe, rossetti & rimmel. Gli occhi son sempre gli stessi. Mi prende un’ansia feroce: con chi parlo? Lui non lo vedo da tre mesi, lei sembra un po’ triste (chiedo, è solo stanca), lui dice che va malissimo a scuola (io dico che non ci credo), lei dice che lo ha finito, quel libro. Loro due sono diventate amiche – maddai! – e parlano strette strette. Lei sembra contenta di vedermi, sorride, non dice niente. Lui saluta e si rituffa nel suo mp3, ma lui lo vedo spesso e poi chissà quanto gli parla di me suo fratello, cui insegno storia e geografia. Alla fine opto per i dialoghi più semplici, di argomento generico. La conversazione la modera quello seduto nel sedile centrale dell’ultima fila, si atteggia a capetto, sentenzioso, non è cambiato. Sento che anche se guardano avanti, anche se sono stanchi e affamati… mi ascoltano. La radio trasmette la bella canzone di Pacifico, e dovunque mi giri stelle forse una di quelle… Comincio a dire che dovrebbero ascoltarlo, è un ottimo musicista, scrive parole dolcissime… Mi fermo, vabbè tornare indietro, ma a tutto c’è un limite.

Standard