Le storie di Scuolamagia, Stream of consciousness

Qualcosa da infuriare

Una mia Prof. mi diceva sempre che dovevo amare quello che scrivevo. Quando i miei temi funzionavano, certo, quando il voto era alto, ma anche e soprattutto quando qualcosa andava storto. Era quello il momento di cercare comunque il buono, la piantina sana dentro l’erbaccia delle parole fuori posto. Così diceva la mia Prof., in un tempo in cui quello che dicevano le Prof. era quasi sempre vero.

Ci penso adesso, mentre correggo compitinclasse nonostante il malditesta…

C’è Francy che ha scelto la traccia n. 2, la “traccia di attualità che più di attualità di così si muore” – così ho scritto nel foglietto delle consegne – e si è messa nei panni di Obama davanti a quel mare di speranza accorsa. Non so che voto si meriterà, toccherà leggere e rileggere con cura. Sicuramente si è meritata il nomignolo di “Obamina”, da mercoledì non riesco a rivolgermi a lei chiamandola altrimenti…

C’è Riccardo, con le sue parole che hanno messo in moto questi pensieri disordinati – scagliati sassolini nella pozzanghera. Riccardo sta dentro una sporca guerra che sta dentro la quarta facciata del foglio di protocollo.

 

“Fu lì che io e i miei commilitoni infuriammo una tremenda battaglia”.

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