Un corpo d’ebano ricoperto di collanine, pendagli, braccialetti. Sulla testa un cappello di paglia con sopra un cappello di paglia con sopra un cappello di paglia ecc.: merce esposta. Ai piedi – piedi che han camminato tanto e si vede – sandali consumati. In faccia pace e sorriso. Nessuna inquietudine, nonostante alcuni suoi colleghi siano bloccati all’ingresso del piccolo parco da un carabiniere spaesato che aspetta rinforzi. Pace e sorriso di un corpo d’ebano ricoperto di colori. E gli affari vanno, la gente tratta e lui si finge inflessibile, poi dice “vabè” con una “b” sola e accetta gli euro di chi è convinto di averlo fregato. Pace e sorriso basterebbero, ma lui, che è senegalese e a dirmelo è il ciondolo a forma di bandiera attorno al collo, ha anche qualcosa in più. Ha anche l’ironia. L’ironia che davanti a due clienti che lo hanno illuso di voler comprare di tutto e che alla fine non comprano niente gli fa esclamare, mentre si allontana dinoccolato: “MANNAGGIA LA NIGERIA…”.