Soletta, Stream of consciousness

La consegna espressa del bambino virgola

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Proprio accanto al cancello della scuola su cui un’infermiera dipinta somministrava a un bambino dipinto una vaccinazione antipolio dipinta, un circolo di donne assonnate, lavoratrici itineranti del cantiere stradale poco lontano, attorniava un bimbetto accovacciato come una virgola sull’orlo di un tombino aperto. le donne stavano in piedi appoggiate a badili e picconi in attesa che il divo si esibisse. La virgola teneva gli occhi fissi su una delle donne. La madre. Gli venne l’ispirazione. Produsse una piccola pozza. Una foglia gialla. La madre posò il piccone e gli lavò il sederino con l’acqua fangosa di una vecchia bottiglia di Bisleri. Con il liquido rimasto si sciacquò le mani e inondò la foglia per mandarla a finire nel tombino. Nulla in città apparteneva a quelle donne. Non un minuscolo lotto di terreno, non una baracca in uno slum, non un tetto di lamiera sopra la testa. Nemmeno il sistema fognario. Ma adesso avevano lasciato un poco ortodosso deposito diretto, una consegna espressa spedita nel sistema. Forse quello era il primo passo per appropriarsi della metropoli. La madre prese in braccio la virgola, si mise in spalla il piccone, e il piccolo contingente si  allontanò.

Arundhati Roy, Il Ministero della Suprema Felicità

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Alang

Pronti? Allora: si va su Google, come immagino facciate altre 57 volte, chi nel corso dell’intera giornata, chi tra le 8.00 e le 8.30 del mattino. Infilate nel motore di ricerca queste cinque letterine: alang. Fatto? Cliccate ora su Maps. Alang è infatti un luogo. Finirete in India, nella regione del Gujarat, e quello che vedrete – sotto una nebbiolina che sembra messa lì apposta da un genio del male, o da me che vi sto guidando – vi farà rimanere di stucco. Altro che Costa Concordia. Altro che PARBUCKLING, benvenuti nel mondo dello SHIP BREAKING.

Niente martinetti, niente cassoni che si riempiono d’acqua. Solo fiamme ossidriche e martelli, tenaglie e forbicione. Niente commissari e superingegneri. Soltanto ragazzini seminudi con la pelle scura. Piccole termiti a scavare il ferro di navi provenienti da tutto il mondo, Europa compresa. Operazioni di dismissione clandestina vietatissime, ma realizzabili con la semplice manomissione di qualche documento, e un furbo cambio di bandiera all’imbarcazione da rottamare.

Me l’ha ricordato Adriano Sofri su Repubblica di oggi, che dopo gli umani stupori nella notte del Giglio era il caso di fare una capatina ad Alang, come abbiamo fatto spesso a scuola negli ultimi anni, per recuperare il senso delle (s)proporzioni.

Io metto la foto, ma voi andateci. Volare così non costa niente. Scendete col tastino + . Aspettate che l’immagine si metta a fuoco.

Oltre la spiaggia, oltre la nebbia, il mare è di un bell’azzurro anche lì. 

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