Le storie di Scuolamagia, Res cogitans, Soletta, Stream of consciousness

Felicipochi, infelicimolti

Oggi ho accompagnato la mia scuola a teatro (anche se, in fondo, la mia scuola è un teatro). Due bravi attori portavano a spasso una fiaba raccolta da Calvino e la conducevano sull’orlo di una domanda precipizio: qual è la ricetta per la felicità? La risposta? Nel vento, si sa. Ognuno la sua. Ognuno nel suo (vento). Per Elsa Morante gli F.P. (felicipochi) si nascondono dove meno te li aspetti, sono portati dal capriccio dei venti, ce n’è di poveri e di ricchi (“però, se nascono poveri, loro, in generale, tali rimangono, e se nascono ricchi, presto si fanno poveri…”).

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Stream of consciousness, Tutte queste cose passare

Giustizia col ciuccio

Prodigio dell’informazione: tu, occidentale, sai che c’è stato un terremoto spaventoso nell’oceano lontano, che con tutta probabilità si svilupperà un’onda assassina (poi, per fortuna, sembra di no) che marcerà verso coloro che quell’informazione non ce l’hanno e non ce l’avranno mai. Tu, occidentale, cerchi qualche notizia su Televideo e vai a dormire. Poi ci pensa il neonato dei vicini a non farti addormentare ed è giusto così. Grazie, piccolo.

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Le storie di Scuolamagia

Ale alè!!!

In quattro set di ottimo livello tecnico Ale ha battuto Mattia e si è aggiudicata il primo torneo di ping pong tra le mura di Scuolamagia. Il più agitato, al solito, ero io. I finalisti mi sono sembrati soprattutto AMICI e oltremodo fieri di non doversi dimostrare nulla a vicenda. Il maschietto, poi, aveva elaborato una furba teoria per reagire ad un’eventuale sconfitta contro la femminuccia, fresca quattordicenne. “Se vince, le dico che è il mio regalo…”.
Terza classificata: Grè.

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Le storie di Scuolamagia

Tanti auguri a LEI

Il 21 marzo 2003 è nata la Biblioteca comunale di Forni Avoltri, succursale di Scuolamagia del venerdì pomeriggio. Una giornata assurda: la mattina in classe con 4 quotidiani freschi a parlare della guerra appena scoppiata, il pomeriggio vergognosamente felice tra ragazze e ragazzi che compilavano entusiasti il registro dei libri dati in prestito. Ho appena riletto queste due cosette (commenti…), una scritta prima, una scritta dopo. Buon compleanno!

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Le storie di Scuolamagia

SCIOPERO!

Ieri: sciopero. Scuolamagia da sempre offre alle cause sindacali percentuali di adesione altissime. Anche ieri: 100%. In sala insegnanti, però, se ne parla poco. Lo sciopero si fa, certo, ma è vissuto un po’ come una routine. Va finire che le ragioni delle tue braccia incrociate vengono affrontate meglio in classe, dove ragazzi e ragazze ti chiedono a che ora devono mettere la sveglia, quel giorno. E se una volta scioperassero loro, attorno a una delle tante ingiustizie che vedono? Se bloccassero un compito in classe? L’hanno scorso spiegavo a un’alunna che il mio sciopero non era un giorno di vacanza, ma una lotta per difendere le idee in cui credo e TOT euro in meno in busta paga. Il culo che si alza dalla sedia, gli occhi che si alzano dalle orbite: “Coooooosa? Solo per fare la 1ª, la 4ª e la 5ª ora prendi TOT euro?!?!?!”

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Soletta

Il dolore… ristretto

Il dolore perfetto di Ugo Riccarelli è un congegno meraviglioso. Un libro in cui trovare la Storia di tutti, senza che tra le righe compaia una sola data, e in cui RITROVARSI nella storia di uno dei tanti indimenticabili protagonisti. Un libro che leggerei al posto dei Promessi sposi, se insegnassi alle superiori. Un libro che mi avevano prestato e che oggi ritrovo dal giornalaio in un’edizione ridicola che sta in una mano e in un foglio da cinque euro. Certo, ora lo potranno acquistare molte più persone, magari anche l’adolescente che ama i libri ma – giustamente – deve pure caricare il telefonino.
Però… 5 euro… 15 cm… come si fa capire che dentro c’è il mondo?

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Le storie di Scuolamagia

CREAtura scritTIVA

Ci eravamo lasciati con una scritta sul muro da spiegare veltronianamente con un racconto…
S., la mia alunna che è un pesciolino, ha immaginato un “ellepuntato” (vedi post del 7 marzo) coraggioso e originale. Si tratta di Luigi/Luisa, transessuale a caccia d’identità. Anna lo aspetta e c’è quella scritta, ma il finale è comunque sospeso. Sabato leggo questa regola di scrittura riportata da Concita De Gregorio, su “La repubblica delle Donne”: “se c’è qualcosa che, mentre scrivi, ti fa paura o ti fa sentire in imbarazzo, buttati dentro a questa cosa perché forse ci troverai molte ragioni ed energie per scrivere qualcosa di interessante anche per gli altri.”
Io il racconto di S. non avrei saputo scriverlo. Il mio tentativo, comunque, è nei commenti…

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Senza categoria

Persone belle, brutte

Nella pozzanghera odierna le parole di una strepitosa attrice, a teatro.
“Le persone che dicono cose belle sono belle. Le persone che dicono cose brutte sono brutte.”
D’accordo, siamo un po’ sul vago. Manca, poi, il contesto dello spettacolo, l’architettura di quella singola scena.
Capita, però, che uno passi la giornata a pensare a quale categoria appartiene. E questo post, è una cosa brutta?

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Le storie di Scuolamagia

Patricio, te amo. Papà.

Domani: scrittura creativa. Come nel libro di Veltroni inventeremo una frase scritta su un muro e ci costruiremo attorno 7 storie (anzi 8, ci sono anch’io…) inevitabilmente diverse. Vediamo cosa succede. Dirò loro che mi aspetto molto, ma farò in modo che ci sia un’ansia piccola e bella. Non ci saranno voti. Adesso disegno un muro vuoto da fotocopiare e distribuire con un pennarello.

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Le storie di Scuolamagia, Stream of consciousness

INVERNO vs PRIMAVERA

L’inverno bianco e coreografico si scontra ormai con feroci impulsi primaverili. A scuolamagia durante l’intervallo ragazzi sudano spaccando il ghiaccio nel cortile. Un lavoro da formiche operaie, tra colpi di badile e altri attrezzi di fortuna. Vogliono seminare rimbalzi di pallone e raccogliere partite mattutine. Io li “sorveglio” titubante e ammonisco che altra neve può ancora scendere, vanificando tanto faticare. Non rispondono.
Alla loro età questa settimana l’avrei trascorsa sognando di fare anch’io un gol di tacco.

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