Firenze e i suoi tetti. I suoi tetti con i loro gatti. Mi piace sintetizzarla così, la città che ho appena sfiorato. Non erano giorni da turista, ero il custode di 7 gitanti (che per la cronaca si custodivano benissimo anche da soli). Ma tant’è, il tempo è volato. L’autogrill a 13 anni non è poi tanto diverso da Ponte Vecchio e la camera dell’ostello vale almeno dieci Giardini di Boboli. Poi tanto quegli occhi colgono immagini nascoste, e vedono più a fondo degli sguardi da guida turistica.
Il David, sì, d’accordo, ma che lavoro farò io da grande? E perché scappano, quei ragazzi di colore che vendono quadri? Ma quello lì sul vetro di quel negozio di moda non è il pianista (Adrien Brody, n.d.r.)? E le hai viste quelle due che si baciavano sulla bocca?
certo, boboli non vale il casino che si fa la sera, ma…
perché così poco stupore (curiosità, almeno) nel vedere facce di tutti i colori mai viste, e case che qui si chiamano palazzi, e chiese così grandi che non ci sta nemmeno dio?
i pollici, invece, sono avidi del niente dei telefonini
maremmamaiala
alberto
i telefonini erano solo x fare foto, non x sms e robe così, certo che è fissato burgos su quei telefonini!!e alla riseria???mica mandiamo sms agli amici, se sono tutti a scuola?al gatto manca il telefonino x ora…e dopo in corriera vedevamo quelli degli altri, mica giocavamo con i nostri!con tanta gente mica ci si isola col PROPRIO telefonino!!!comunque il cibo dell’ostello era insuperabile…(eh…)meglio il cibo del cane che i yogurt con la muffa!!!
Rosy
Ma proprio nella mia pozzanghera dovete venire a litigare, voi due!!!!!!!
Scherzo, ovviamente. Anzi, son contento.
Sul telefonino in fondo ha ragione Rosy, perchè la visione di Alberto è un po’ (mi perdoni…) ingenua, visto che associa questo strumento ai ragazzi e (forse) non si accorge che nel vortice ci son dentro (forse di più) anche gli adulti. E poi… cos’aspettate a mandargli un messaggino meraviglioso? Così si ricrede.
Ciao a tutti, e grazie che sguazzate qua dentro.
il titolare