Le storie di Scuolamagia

Samantha che non ci sarà

Sarebbero dovuti essere in 5, saranno in 4 i miei nuovi cuccioli. La nuova 1ª C di Scuolamagia. Nei panni di quella che non ci sarà, la bimba che forse avrebbe avuto più bisogno di esserci. Due occhioni enormi in un viso perennemente imbronciato e vagamente diffidente, capace di sciogliersi in fretta in un sorriso dolce, ma soltanto al suono delle parole giuste. Spiava i ragazzi delle Medie che giocavano a pallone, l’anno scorso, prima della campanella del pomeriggio. Silenziosa, curiosa, nascosta dietro una frangetta di capelli neri. Oggi, sull’elenco degli alunni fornitomi dalla segreteria leggo: trasferita. Scritto a mano, in rosso. Come fosse la correzione su un tema. Ci son rimasto male. In questi giorni capita che gli insegnanti auspichino per il proprio anno scolastico alle porte classi tranquille, prive di cosiddetti “alunni problematici”. Io speravo ci fosse anche lei, perché sapevo (vox populi) della sua vita complicata e forse un po’ più dura di quella dei compagni. Peccato. Sono le assenze le più acute presenze, diceva un grande poeta.   

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