Gita. Ci provano da una vita a rottamare la parola sostituendola con termini più pregni e altisonanti. “Visita”, “viaggio”, “d’istruzione”. Quella tien duro: Gita. Due sillabe che non si schiodano, sono piantate negli immaginari come due querce.
Gita. Domani. 5 giorni (!). Ci saranno un ostello ed un lago, un bel po’ di verde e 13 burfaldini da accudire. Chissà se si lasciano portare a correre prima dell’alba.
La Pozzanghera rimane aperta, continuate pure a farci ciaff ciaff a piedi nudi, e già che ci sono ci infilo questa perlina del mio “idolo” pop, a cui qualcuno deve aver detto che, se coverava questa canzone, mi sarei irrimediabilmente sciolto.