Lascio le chiavi ad Antonia e vado a Firenze con i cuccioli, per tre giorni. Un lungo silenzio elettorale, mettiamola anche così. Grazie. Ve lo dico troppo raramente.
Tempia contro tempia
si trasfondono
le nostre febbri.
Fuori, tremoli lunghi di stelle
e l’edera, con le sue palme protese,
a trattenere un luccicore mite.
Nella mia casa che riscalda,
tu mi parli delle grandi cose
che nessun altro sa.
Lontano,
una gran voce d’acqua
scroscia a parole incomprese
e forse a te benedice,
dolce sorella,
nel nome del mio amore e della tua tristezza,
a te,
ala bianca
della mia esistenza.
Antonia Pozzi, Benedizione, 7 settembre 1929
sempre meravigliose le parole che scegli, sono carezze.
Buona vacanza a te ed ai cuccioli.
Sorriso