Soletta

FILO

Nel nuovo delicatissimo film di Ozpetec ci sono tanti bravi attori. Alcuni bravissimi. E c’è Margherita Buy una spanna sopra (anche se i detrattori diranno che recita sempre la stessa parte…). E c’è Filippo Timi. Se non avete letto la sua autobiografia romanzata, Tuttalpiù muoio, forse il suo personaggio di poliziotto balbuziente non vi cambierà la vita, così come in Saturno contro non influisce più di tanto sullo svolgimento della trama. Io ci sono tornato dentro brutalmente, in quelle pagine lette svogliatamente quest’estate in capo al mondo… Pagine tremende da una vita tremenda, pagine permeate di una vitalità assurda e mostruosa. Senza freni e senza limiti, con corse spudorate incontro al dolore. Letta l’ultima pagina ho richiuso quel libro (ehi, tu che lo conservi: te lo regalo!) senza troppa esaltazione, forse con un lieve spaventato disgusto. Ci sono libri che scavano, altri che entrano, alcuni accarezzano, altri prendono a schiaffi. Questo era sedimentato piano, senza che me ne accorgessi.

L’ho pensato sul set – Filippo Timi: pazzo furioso, cieco, balbuziente, frocio (come direbbe un altro personaggio del film), stralunato, violento, violentato… – in mezzo agli altri attori puntigliosi, rigorosi e paraculi, borghesi, accorsi a Parigi… Uomini da film e un film di uomo.

 

Saturno Contro - le immagini del film

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