…si chiede Daria Bignardi in queste righe piene di compassione e rispetto. Cambia, verrebbe da rispondere. Cambia eccome, però bisogna provare a guardarla da un’altra angolazione, la storiaccia. Provando ad immaginare che questa donna prigioniera del peggiore dei carcerieri sia riuscita a trovare, dentro una vita che era buia come una morte, lo spiraglio di libertà per innamorarsi di un altro uomo, riuscendo chissà come a credere che possa esistere “un altro uomo”, un uomo diverso. E allora facciamole, quelle analisi. Incrociando le dita sperando ci sia stata per Barbara una notte d’amore, di passione e di rispetto. E facciamole magari anche un po’ per vendetta, per regalare al mostro le corna postume. E facciamole magari solo per scoprire che c’è al mondo qualcuno che continuerà a voler bene – come un padre – a quella bimba mai nata.