Alla prima persona che mi chiederà per quale ragione io non porti al polso un orologio risponderò con naturalezza dicendo che ore, minuti e secondi non sono l’unico modo per misurare il tempo.
E che si può misurarlo anche attraverso il tempo degli incanti.
(…poi, se la persona avrà visto Ermanno Olmi da Fazio, inevitabilmente mi “sgamerà”, ma val la pena di correrlo, questo rischio…)
Nemmeno io lo porto.
Faith
E’ bella quella frase… molto..
Ed è così che dovrebbe essere.
Invece ce ne stiamo qui, legati al procedere delle lancette e allo scorrere dei numeri su quadranti e calendari.
Mi sono persa Olmi da Fazio…
Ti immagini non avere un orologio al polso in una metropoli come Parigi e doversi muovere con i mezzi pubblici? Per un po’ sono riuscita a sbrogliarmela senza, dopo ho dovuto comprarmi una Montre. Adesso i miei polsi sono liberi ad eccezione di uno scassatissimo braccialetto diventato ormai incolore e regalatomi da Carlotta.
Ines
io olmi l’ho visto, ma non l’ho sentito -causa pupo urlante.
peccato.
però neppure io porto mai il telefono, principalmente perchè lo perdo (!) con frequenza imbarazzante, eppoi perchè del tempo non voglio essere schiava —-lo siamo già di troppe troppissime cose inutili.
mi piace quest’idea di misurare il tempo con gli incanti,
ma bisogna averne: di tempo e di incanti.
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