Imago, Le storie di Scuolamagia

Col cuore in mano

manaIeri a Scuolamagia non c’era soltanto il tema. Alle 11.31, infatti, c’erano i 200 stile libero di Federica Pellegrini ai mondiali d’Australia. La campanella delle 11.30, generalmente, segna il passaggio tra un’ora di educazione fisica e un’ora di italiano. Un breve passaparola, un urletto nel corridoio ed eravamo tutti davanti alla Tv: chi seduto su una sedia, chi per terra, chi sulle ginocchia di un compagno. Anche chi non ne sapeva nulla, degli australi mondiali. Sono i momenti più belli, quelli in cui quel luogo, la mia scuoletta, perde ogni residuo di patina istituzionale e diventa comunità purissima. Il collega ha introdotto con parole efficaci il breve evento cui avremmo assistito, poi ci siamo concentrati sulle concentrazioni delle atlete. La nostra portacolori si è dovuta accontentare del bronzo, e sull’apposita riga del registro – nello spazio: argomento della lezione –  avrei dovuto scrivere “delusione dipinta sul volto”. Ma in acqua c’era comunque anche una strepitosa vincitrice che in fondo in fondo ci ha insegnato un po’… l’amore.  

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