Le storie di Scuolamagia

“Così la vita vola sotto le ali…”

Vittorio Zucconi, Wikipedia, Guccini, Fossati. Ho fatto il punto su Charles Lindbergh, l’aquila, a ottant’anni dalla sua traversata di Colombo alla rovescia. Difficile non è partire contro il vento, ma casomai… senza un saluto. C’era anche quel film, Papà ho trovato un amico, in cui la bimba protagonista ricordava la sorte del “Piccolo Lindbergh”, l’aquilotto, strappato dalla culla e dalle braccia del famoso papà all’età di 20 mesi e poi barbaramente assassinato.

Ho provato a parlare con l’alunno Ruff., oggi. È matto per gli aerei, ne sta addirittura costruendo uno di legno nelle ore di ed. tecnica. Si avvicinano gli esami, soprattutto la prova orale, e volevo farlo virare verso la storia del celebre aviatore, decisamente più poetica e originale del percorso dell’Enola Gay sulle sue tragiche rotte nipponiche. Io faccio la faccia seria (e lo è davvero) e chiamo TESI quelle che altrove, quando esistono, si chiamano “ricerchine”, quando va bene “approfondimenti”. Niente, peccato, sarà per la prossima volta. Ruff. mi parla di bombe e di inneschi, ormai ha scelto il Pacifico e non lo riprendo più. L’importante è che si diverta. Corrado invece farà un percorso a zig zag tra le mie materie e l’educazione fisica: Diego Armando Maradona tra i desaparecidos e i tracolli economici argentini (senza usare la parola BOND), tra le isole Falkland (in English, of course…) e le canzoni degli emigranti italiani lungo il Rio De la Plata. Giorgio guarderà dentro gli occhi di Muhammad Alì, andrà a caccia della sua rabbia e di quella degli afroamericani, tra un concetto di Malcom X e una ballata di Bob Dylan. Per Noemì si tratterà di viaggiare dentro le Città invisibili di Calvino, ma anche in quelle visibilissime del mondo contemporaneo (da Ellis Island fino a Korogocho, e poi di corsa fino al Pudong…). Si dovrà chiedere dove stanno andando, quei luoghi, verso quale futuro ci stanno portando. E com’era la città in quadro futurista?

Insomma, sono giorni di lavoro piuttosto frenetico. Come una lunga traversata. E io la voglio fare tutta questa strada, fino al punto esatto in cui si spegne.

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